martedì 2 maggio 2017

L'arte , la Storia e la Letteratura in Finlandia


Prima ora di lezione , ad accoglierci in modalità "trionfale" al nostro ingresso in aula d'Arte,  il suono della musica leggera italiana di sottofondo , I Nomadi con “Vagabondo che son io” e poi seguito dalle musiche di  Antonella Ruggeri, che Pekka, il docente "artista", ha preparato per noi. Non nascondo la mia emozione, nel ritrovami nella scuola finlandese , di fronte a dei ragazzi ed un docente che conosce e ascolta la musica leggera italiana ed inoltre,  per metterci ancora di più a nostro agio, usa parole italiane ( provo anche un poco di vergogna per non conoscere termini in Finlandese oltre "Hei" , ossia "Ciao" . ) 

Il corso è composto da 16 studenti. Abbiamo osservato i ragazzi che svolgevano il loro lavoro artistico in autonomia.  Nella conversazione con il docente, apprendiamo il suo rammarico al calo degli studenti che frequentano i corsi di Arte negli ultimi 10 anni , così come in calo lo studio della musica e degli strumenti musicali. Ci racconta di avere perso, nel tempo , l’aula adibita alla musica , con strumenti musicali vari, che veniva usata dagli studenti, e che con la diminuzione dell’interesse è stata utilizzata per altro.  Dal dialogo ci rende evidente il perché in Finlandia l’arte è una materia importante nel corso di studio,  poiché imparare l'arte della creatività è fondamentale. Il percorso di studio , comprendendo l’arte  insegna a sviluppare l'immaginazione come strategia professionale e la cultura del bello e del pratico. La specialità dei finlandesi è appunto l’Arte del Design e la produzione di oggetti d’arredamento molto diffusi in tutto il territorio. Il docente dice di fare ascoltare spesso musica leggera, magari per la concentrazione, perché questa stimola la creatività. Il docente ci mostra anche con orgoglio un lavoro prodotto da un allievo che ripropone una modalità artistica molto nota in Finlandia che è quella dei “Mumin” creati dalla scrittrice e pittrice finlandese Tove Marika Jansson, intorno agli anni 50.  

Finita l'ora di lezione ci dirigiamo nell'aula di Jarmo, dove andremo ad osservare come studiano storia nella scuola di Lieto . 

Ci accorgiamo subito che l'aula è fornita di carte geografiche varie pronte per utilizzate dal docente,  a seconda dell’argomento. Gli alunni del corso sono 31. I ragazzi seguono perché il docente cerca l’interazione in classe e sembra un docente molto carismatico. Non prendono appunti, ma interagiscono con lui, che usa mimica, linguaggio ragionato,  interconnessioni e dialogo educativo per coinvolgerli. Sembra ricordarsi anche i nomi degli studenti del suo corso, chiamandone alcuni per nome. Gli alunni alzano la mano per chiedere la parola per intervenire . L’argomento è il “Pil”, si tratta dunque di storia economica . L’insegnante ci spiega, che prima di iniziare la lezione farà un poco di ripasso, poiché c’è stato il giorno di vacanza, per riprendere un  le fila del discorso e ripartire e ci avverte che di solito , inizia con l’argomento nuovo. Il docente aveva assegnato un compito: ricercare i dati del Pil della Finlandia negli ultimi 10 anni, ossia dal 2007 al 2017. Parte poi dall’analisi di un articolo che viene proiettato sulla lavagna. Dopo il docente analizza  l’articolo e discute con i ragazzi. A noi presenta il volume di storia e ci spiega che loro svolgono i corsi di storia a moduli e quello era il modulo di storia economica. Finita la lezione, ci dirigiamo nell'aula di Marianna che fa Inglese e poi in quella di Tiina che si occupa di Lingua materna , ossia il Finlandese.  La lezione è sul Rinascimento e la letteratura. L'insegnante proietta le immagini di Leonardo , Miguel de Cervantes, Galileo , Machiavelli, Lutero, Shakespeare , Boccaccio, poi scrive i suddetti nomi alla lavagna. Pone una domanda agli alunni. Gli studenti si confrontano fra di loro, usano il computer o il cellulare per cercare le risposte che l'insegnante ha posto. La domanda principale era legata chi fra i personaggi scritti alla lavagna era famoso e per quale motivo, stimolando la curiosità degli studenti. Finito il tempo della ricerca e della riflessione, il docente chiede per ogni autore citato le informazioni trovate. Il docente alterna , nel corso della sua lezione, l'uso del proiettore e del computer, usando i propri materiali e interagendo con gli alunni. Il tempo impiegato dall'insegnate per la lezione scorre senza problemi perchè gli studenti seguono, non si alzano, non hanno esigenze particolari, non protestano e soprattutto non disturbano. Se qualche studente si distrae, non disturba e mantiene un comportamento sempre corretto ed educato. Tiina è una docente molto materna, tanto è vero che nella sua aula , la troviamo assimilata attraverso un'immagine affissa al muro, alla Barba mamma dei famosi cartoni animati,  e con Nicoletta la considerazione fatta è che ogni docente porta in Aula se stesso...che sia in Finlandia che in Italia ...Tiina , come Jarmo e Pekka, forse sarebbero stati uguali.


Patrizia D'Amico 

Finlandia on the road



Venire dall'Italia e percorrere le strade finlandesi ha un sapore ed un fascino tutto particolare. La prima cosa che risalta agli occhi è certamente la cornice spettacolare dei paesaggi che ci consentono di apprezzare e godere delle bellezze naturali, che rendono il viaggio molto affascinante e piacevole. Altra cosa da osservare, non meno importante, è lo scorrimento facile delle strade, prive di ingorghi  e di traffico, per poi osservare le strade larghe e ben asfaltate. Se si pensa al peso della neve durante tutto il lunghissimo inverno e della pioggia , viene da chiedersi se per queste strade venga continuamente fatta la manutenzione o invece siano state asfaltate con un materiale davvero molto buono. Il pensiero diventa triste, quando pensando alle nostre strade italiane , viene invece da domandarsi se molte di esse siano in stato di abbandono perenne o vengano invece costruite con materiale scadente. Il dubbio è legittimo...ma in ogni caso si procede ...on the road !! Mentre viaggiamo,  con Nicoletta, facciamo alcune considerazioni : le strade in Finlandia son anche prive di pedaggio e per noi italiani, abituati a pagare anche una fortuna, per attraversare alcune autostrade , come ad esempio la Cisa , "ci salta subito il nervoso" , a maggior ragione , quando nei tratti di rete stradale che passano sul mare , è possibile vedere o ponti che legano la terraferma, o addirittura un servizio di traghetti efficienti e puntuali, che trasportano le macchine e i passeggeri nella loro percorrenza giornaliera da casa al lavoro o nei luoghi vari. 
Inutile dire che per me "terrona" sicula , il ripensare alle traversate Reggio Calabria -Messina e viceversa , mi vien in mentre il viaggio di Dante nell'Oltretomba, con l'aggravante che lui andò gratis e a me e a tutte le altre "anime" che transitano da lì , ci viene chiesto di pagare la traversata. Ad ogni modo le nostre considerazioni , lasciano il posto al godimento delle bellezze paesaggistiche ineguagliabili, della flora e della fauna finlandese e alle caratteristiche case con i tetti spioventi che sembrano uscire dalle fiabe. Avremo modo di parlare con Nina durante il caffè pomeridiano, di ciò che abbiamo osservato, infatti, lo scambio piacevole dei nostri usi e costumi e dei luoghi più belli d'Italia. 

Patrizia D'Amico       


sabato 29 aprile 2017

Vappu - 30 Aprile, 1° puntata

The three teachers
Oggi prima riunione con Nina e Inna per presentare Patrizia e parlare di alcune tradizioni Finlandesi legate alla scuola.
Ci siamo trovate davanti ad una tipica merenda Finlandese in Turku-Åbo.
Innanzitutto ci è stata spiegata la tradizionale festa che si svolge proprio in questi giorni, in cui gli studenti già diplomati indossano il cappello bianco, quello "strano cappello" che abbiamo visto esposto ovunque, in questi giorni, compreso nella scuola di Nina, e che , se vogliamo acquistarlo , costa quanto un trapianto di rene.
Lakki
Ylioppilaslakki
Gli studenti ricevono questo cappello il giorno del diploma, lo conservano per sempre e lo mostrano con orgoglio in questa grande occasione di festa in cui tutti i finlandesi si riversano nelle strade.
Infatti, come ci hanno spiegato, in Finlandia è abitudine festeggiare il diploma di scuola superiore molto più che la laurea. Si fanno grandi festeggiamenti con parenti e amici, si ricevono regali ed il mitico "cappello da marinaio".
Festa di Vappo
Durante la festa del 30 Aprile, chiamata "Vappo", che in Finlandia è la festa degli studenti, diplomati vecchi e nuovi si riuniscono per festeggiare e sciamano per le vie della città indossando i tipici cappelli, mentre i lavoratori festeggiano in grande il primo di maggio.
Poichè la popolazione è divisa in Finlandesi e Svedesi, le due feste sono divise.
Sulla riva orografica destra del canale che taglia in due la città, i finlandesi fanno un comizio di tipo politico, sulla sinistra gli Svedesi una festa della primavera.
Poi, sempre ovviamente con il cappello, tutti sciamano nelle strade a bere.
Inna ci informa:"se vi dicono che i finlandesi sono taciturni, riservati e malinconici, venite alla festa di Vappo, vedrete che allegria e che confusione!".
Purtroppo il tempo per domani non promette bene, ma, ¿Quién sabe? vedremo domani.
N.R.

giovedì 27 aprile 2017

FOREIGN LANGUEGES CLASSSROOMS

ENGLISH AND SWEDISH TEACHERS CLASSROOMS

As we wrote, here in Lieto almost each teacher has their own classroom with their own tools and settings. Here they can work and store all the materials they need and that they might have collected during their trips and in the previous years: not only electronic devices, but also maps, DVDs, photos, gadget and books 
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lunedì 24 aprile 2017

I Finìandesi e il silenzio

Primo giorno di scuola!
Arrivo a scuola
Arrivo a scuola
All'arrivo a scuola siamo accolti dalle bandiere della Finlandia e dell'Italia che garriscono allegramente alte nel sole. Che bello!
Entriamo nella scuola fra gli studenti...ma come? non c'è confusione, i ragazzi si muovono e chiacchierano senza che sembri la 3° guerra mondiale.
Entriamo in una sala insegnati luminosa e superlusso (dal nostro punto di vista) in cui i docenti si rilassano in comode poltrone bevendo caffè.
Dopo una rapida presentazione veniamo affidati ai docenti che ci ospiteranno nelle loro classi e la scuola comincia ...alle 8:30!
Just sit down and relax!
Just sit down and relax!
Prima super-sorpresa: ogni docente ha la sua classe, gli studenti si spostano da una all'altra, sciamano nei corridoi...ma non sembra la corrida di Pamplona, non c'è confusione, non c'è rumore.
Test on line: ogni studente ha il proprio computer (BYOD) collegato alla rete della scuola e svolge il test sulla piattaforma https://b.socrative.com/login/teacher. Tempi impensabili da noi: per un test di 20 domande il tempo è di 10 minuti ...ma solo perchè ci sono degli studenti DSA, altrimenti 5 sono sufficienti 😲.
Poi comincia la lezione vera e propria.
Altra sorpresa: il docente si disinteressa del fatto che alcuni ragazzi pasticcino con i cellulari e una addirittura palesemente dorma sul banco. Pare che il concetto sia: se non passeranno gli esami sono fatti loro.
In realtà possono ignorarli perché, ancora una volta, il rumore è assolutamente minimo. I ragazzi che parlano non fanno quasi rumore, quindi non disturbano la lezione.
Stesso discorso a mensa, i ragazzi si servono, mangiano, ripongono i vassoi chiacchierando come tutti i ragazzi del mondo, solo a decibel zero.
Che meraviglia!
N.R.

domenica 23 aprile 2017

CAR TOUR TO THE NORTH: RAUMA AND THE ISLAND OF KUSTAVI

CAR TOUR TO THE NORTH: RAUMA AND THE ISLAND OF KUSTAVI

The old Rauma
Oggi c'e' un bel sole e ci sembra la giornata adatta ad esplorare il nuovo paese. Abbiamo la macchina a noleggio, perciò ci lanciamo verso nuove mete. Ci hanno segnalato il paese di Rauma, patrimonio dall'UNESCO, famosa per il quartiere della "Vecchia Rauma" in cui si possono ancora ammirare magnifici edifici in legno originali del 1442: è la più grande città in legno dei paesi nordici. Il paese è effettivamente bellissimo, ma faceva così freddo che era difficile resistere. Abbiamo capito perché non si vede in giro nessuno! 😮😱
Le case sono effettivamente pittoresche e ben conservate, dipinte in colori pastello e con finestre artistiche decorate con bellissime tende di merletto fatto al tombolo questa è una delle attività artigianali per cui è famosa questa città. 
Evidentemente hanno anche fatto lavori recenti per ripristinare le strade con i ciottoli ed il lastricato di porfido, ma, dopo un po' che ci aggiriamo infreddolite, continuiamo ad avere la sensazione di trovarci in una specie di città fantasma. 
Arriviamo alla chiesa proprio alla fine della loro funzione e... ecco perché: e' domenica e la chiesa è piena, quando escono, sembra esserci l'intero paese.
Sembra anche questa sia una chiesa polivalente: troviamo indicazioni di funzioni luterane accanto a orari di messa cattolica, una funzione anche in francese! Siamo gia' arrivati all'incontro delle religioni?

Il freddo ci convince a lasciare Rauma e tornare verso Sud.
Ci dirigiamo alla ricerca dell'arcipelago sulla costa sud ovest. Ci hanno detto che si possono girare le isole con l'auto perche' sono talmente vicine che quasi sempre sono unite da ponti oppreda traghetti "free". Arrivate sulla costa, a Uusikaupunki, una breve sosta per un lunch a base di "fish and chips" (rigorosamente British) si rivela illuminante: la nostra ospite conosce l'Italia e, spinta da simpatia, ci fornisce tante informazioni sulle isole e sugli orari dei traghetti. Ripartiamo destinazione Kustavi. Il paesaggio comincia ad essere decisamente ameno: foreste di abeti e betulle lambiscono la costa. Strano per noi: un paesaggio alpino che tocca il mare! In realtà ci sembra più un lago che il mare ......anche perché le insenature sono talmente strette e le isole così vicine che si vede quasi sempre la costa e non il mare aperto. 
Il sole rende tutto molto vivace e colorato: se non fosse per il vento che resta gelido, potremmo passeggiare all'aperto senza trasformarci in pinguini.
La giornata di luce e' più lunga che da noi, il vero buio arriva alle 22.30, per questo ci concediamo di fare anche una breve tappa a Turku sulla via del ritorno.




sabato 22 aprile 2017





FINLANDIA, HERE WE ARE!
  
Il primo incontro con la Finlandia, la mattina di sabato 22 aprile, non si può definire troppo accogliente: piovviggina e c'e' una specie di grigio uniforme che spegne i colori.
Arriva Nina, la coordinatrice della scuola acogliente, e dopo i saluti di rito, cominciamo a confrontarci su come impostare le attività di tirocinio nel corso della prossima settimana.
Più tardi, tutti insieme, partiamo per intraprendere una delle attività tipiche nei weekend: una camminata nei boschi. Guardando fuori dalla finestra, per noi, non sarebbe il momento migliore visto che fa freddissimo e minaccia pioggia da un momento all'altro, ma volendo noi immergerci nella cultura finlandese, decidiamo di stare al gioco e decidiamo di partire,  approfittando della disponibilità di Nina a farci da guida. Unico problema ...abbiamo solo i vestiti di ieri visto che le valige non sono ancora arrivate!!
Partiamo con due auto per lasciarne una in un posto e ritrovarla al ritorno. qui per fortuna c'è un supermercato in cui acquistiamo delle tipiche mantelline da turista in vacanza: tascabili, trasparenti e sottilissime ...meglio che niente visto ce stava già cominciando a piovere.
Il percorso si rivela da subito privo di serie difficoltà, piuttosto pianeggiante, con solo qualche modesto dislivello, e ben tracciato. Ci addentriamo tra pini, abeti e betulle, se non fosse per la mancanza di dislivelli impegnativi e di panorami di vette, potremmo dire di essere sulle Alpi. Perfino il terreno su cui camminiamo è roccia di granito. A tratti smette di piovviginare ed esce qualche raggio di sole, ma per brevi tratti nevica anche!
Nelle piccole radure c'e' una vera esplosione di licheni: il bosco appare illuminato di una fioritura bianca.
Dopo aver perso per breve tratto la direzione giusta con rande rammarico di Nina (dopo tanto tempo che non ci vediamo, persino lei si è lasciata prendere dalle chiacchiere), ritroviamo il sentiero che con una breve salita ci porta nel punto più alto e panoramico della zona. Visto che, comunque, non è poi così alto 😄😄😄 per gustare il panorama dall'alto, è stata costruita una torretta di legno. 
Siamo circondati dalla foresta, solo a tratti si apre, una radura. 
Per ritrovare le prime case dobbiamo portarci verso la strada asfaltata, dove ritroviamo piccoli laghetti e la macchina. Appena in tempo: la pioggerella si trasforma in un vero e proprio rovescio di acqua mista a neve 💨💧. 
Dopo esserci congedati da Nina, decidimo di fare la spesa, poi torniamo al calduccio della nostra casa. 
Abbiamo camminato quasi quattro ore. Ci aspetta una calda sauna, ma soprattutto ci aspettano le valige.

venerdì 21 aprile 2017

Cercasi Turku disperatamente


Partenza da Parma prima del sorgere del sole, alle 3:15 AM la Preside e la Prof. Martini ci aspettano con armi e bagagli in via Saffi. E via che si parte. Cioè, forse. Casello autostradale di Parma chiuso, ma basta entrare a Pontetaro e si va. Buio, sonno e pauretta (ebbene si, io HO paura degli aerei), ma comunque si va.
Linate arriva anche troppo presto, sluti strappalacrime neanche partissi per la Luna, check in, caffè e ….boarding. Cioè, forse. Infatti la fila è ferma aspettiamo, aspettiamo, senza sapere cosa. Finalmente apre il gate e ci imbarchiamo.
Tutto bene.
Sbarco a Berlino inritardo, pensiamo: «no problem, sono tedeschi, saranno organizzatissimi». Invece ci dirorrano a destra e a manca in una corsa disperata attraverso l'aeroporto, inseguendo segnali che ci fanno persino uscire dall'aeroporto, nuovo controllo sicurezza, corri, corri, corridoi, scale, ascensori e....Noooooooo! Il gate è già chiuso! E adesso?
Sembrano le Hawaii
Sembrano le Hawaii!
La prof Martini sale in cassetta e prende il controllo della situazione: si va all'assistenza passeggeri. Ci propongono un volo nel tardo pomeriggio, ma hanno fatto male i loro conti. La prof Martini li insulta in tedesco per qualche minuto e accade il miracolo: volo alle 13:15! Evvai!
Ci dicono di ritirare e reimbarcare i bagagli, ma nel punto apposito un tedesco very deuch con un imponete paio di baffi ed un accento teutonico alla birra ci informa che no, i bagagli viaggiano con noi, tranquille.
Anche le hostess ci rassicurano, i bagali sono con noi.
En route to Tammitie
En route to Tammitie
E si riparte. Appena prima di Hesinki l'aereo comincia a ballare la samba con la rumba e il cha cha cha, panico!!! Ma atterriamo finalmente sane e salve.
Attesa fiduciosa dei bagagli, ma il tempo passa, passa, e le valige non arrivano.
Ok, non sono qui. Ma una gentile hostes (come dubitarne?) ci rassicura: verranno portati a casa nostra, sono infatti ancora a Berlino...ma come? Non viaggiavano con noi?
Cena a Kaarina
Finalmente si mangia!
Recuperiamo l'auto e raggiungiamo l'amena casetta che sarà la nostra sede per i prossimi 14 giorni.
Con solo i vestiti che indossiamo e stanchissime, ma siamo arrivate.
Domani arriveranno anche i nostri bagagli. Forse.

venerdì 17 marzo 2017